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Carlo BERNARDINI - Codice spaziale (2009)

Giovedì 16 aprile 2009, nello spazio Velan inaugura Codice spaziale, la seconda mostra personale di Carlo BERNARDINI (Viterbo, 1966), ospitata in via Modena 52 a Torino. Per l'occasione l'artista realizza all'interno dello spazio un'installazione in fibre ottiche e superfici elettroluminescenti. Questi materiali che Carlo Bernardini usa nelle sue grandi installazioni sono la presenza di un segno e contemporaneamente la sua virtualità, una presenza tanto più evidente quanto più invisibile è il suo supporto, e tanto più fisica quanto più è immateriale. La luce crea un disegno nello spazio, un disegno che cambia secondo i punti di vista e secondo gli spostamenti dello spettatore che si ritrova a vivere dentro l'opera. Le installazioni sperimentali in fibre ottiche dell'artista cambiano la percezione modificando le coordinate visive dell'ambiente reale; si possono osservare come forme triangolari o romboidali tipiche di un espressionismo libero dello spazio con cui Bernardini opera, disegnando in negativo linee di luce nell'ambiente buio così come su un foglio scuro. L'attenzione dell'artista è rivolta al rapporto dialettico tra la linea e il monocromo, quali momenti diversificati della concezione raffigurativa spazio-luce. La sua ricerca visiva s'incentra oggi sul concetto di trasformazione percettiva dello spazio attraverso opere tese fra dimensione scultorea ed installativa. Le installazioni ambientali creano uno spazio di luce architettonico mentale, incorporeo ma visibile, che cambia totalmente la funzione e la struttura dell'ambiente reale.

Carlo Bernardini vive e lavora a Milano ed insegna Installazioni Multimediali presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Nel 1997 ha pubblicato il saggio teorico sulla Divisione dell'unità visiva edito da Stampa Alternativa. Ha vinto per 2 volte nel 2000 e nel 2005 il premio "Overseas Grantee" della Pollock Krasner Foundation di New York, e nel 2002 il premio Targetti Art Light Collection White Sculpture. Opera con la fibra ottica dal 1996. L'attenzione di Carlo Bernardini è rivolta al rapporto dialettico tra la linea e il monocromo, quali momenti diversificati della concezione raffigurativa spazio-luce. Il meticoloso percorso di astrazione è una graduale ricerca sull'elemento della linea per conquistarne l'essenza, quasi un voler tracciare l'invisibile. La sua ricerca visiva s'incentra oggi sul concetto di trasformazione percettiva dello spazio attraverso opere tese fra dimensione scultorea ed installativa. Le installazioni ambientali, realizzate con fibre ottiche e superfici elettro-luminescenti creano uno spazio di luce architettonico mentale, incorporeo ma visibile, che cambia totalmente la funzione e la struttura dell'ambiente reale. La luce crea un disegno nello spazio, un disegno che cambia secondo i punti di vista e secondo gli spostamenti dello spettatore, che si trova a vivere dentro l'opera. Si ringrazia per il contributo: Regione Piemonte. La mostra resterà aperta dal 16 aprile al 12 maggio 2009 con i seguenti orari: da martedì a venerdì ore 16 - 19.

 

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